Art Basel 2022, nell’entusiasmo della ripresa

Il 19 giugno si è conclusa, con grande successo, l’edizione 2022 di Art Basel. Quest’anno è ritornato l’appuntamento primaverile con la regina delle fiere che si è tenuta dal 15 al 19 giugno, dopo l’edizione del 2021 che aveva invece avuto luogo in settembre, causa pandemia.

In quest’ultima edizione il numero di gallerie e di stand proposti era più numeroso. Questo perché il colosso fieristico svizzero ha deciso di allentare i requisiti per la richiesta di partecipazione degli espositori. In questo modo è riuscito a poter accogliere un numero più ampio di partecipanti a livello internazionale. Erano infatti 289 le gallerie che hanno partecipato, provenienti da 40 paesi diversi.

La fiera era suddivisa come di consueto in sette sezioni tra le quali, Unlimited, che ospitava 70 opere di dimensioni “fuori scala” e Parcours, dedicata ai progetti sitespecific, installate in diversi luoghi della città di Basilea. 

Lawrence Weiner, OUT OF SIGHT

Come si è svolta la fiera e quali opere sono state vendute

L’afflusso di visitatori è stato notevole, tra i quali molti americani, mentre si è avvertita la mancanza dei collezionisti russi e asiatici, i quali hanno partecipato tramite mail e intermediari.

L’entusiasmo si è notato dalle vendite immediate che sono cominciate già dalle prime ore di apertura della fiera. Le fasce di prezzi is sono aggirate tra i 10.000 e i 500.000 dollari

Eclatante è stato l’acquisto di Spider, l’opera in ferro alta più di 7 metri di Louise Bourgeois, acquistato prima ancora dell’apertura della fiera per 40 milioni di dollari.

Sempre nelle prime ore è stata venduta l’opera del 1992 Untitled (Tim Hotel) dell’artista cubano Félix Gonzàles-Torres, per 12.5 milioni di dollari acquistata da David Zwiner, colosso del mercato dell’arte.

Art Basel edizione 2022
Art Basel edizione 2022

L’evoluzione del mercato

Sono stati forse i crolli di borsa dei giorni precedenti ad aver dato supporto all’attività della fiera e alle vendite.

Sappiamo infatti che più i titoli in borsa sono altalenanti e più gli investitori preferiscono puntare sui beni rifugio, quali l’immobiliare o l’arte, accrescendo e irrobustendo questi mercati.

In ogni caso il risultato è stato decisamente soddisfacente, grazie alla vendita di artisti consolidati, e con l’affermazione di nuovi artisti emergenti. Art Basel funge da specchio di quello che è il panorama emergente, affermando nel mercato internazionale alcuni giovani artisti. Tra questi troviamo Ambera Wellmann, Julius Von Bismarck e Cristina BanBan.

Bosco Sodi, KOENIG GALERIE
Francesca Pompei, THE MESSE BASEL

Art Basel 2022 e il mondo femminile

Durante la fiera si è confermato anche l’interesse per il mondo al femminile. Il dipinto ad olio dell’artista Joan Mitchell è stato venduto per 16,5 milioni di dollari. Nel settore dell’arte ipercontemporanea invece, opere dei giovani Avery Singer e Christina Quarles sono state vendute da Hauser & Wirth per 600.000 e 800.000 dollari. Per finire Nathaniel Mary Quinn, rappresentata da Almine Rech, ha superato i 200.000 dollari.

Molte anche le gallerie italiane presenti, 22 per la precisione, e gli artisti Italiani presentati in fiera.

Una grandissima presenza di Alighiero Boetti, al quale la galleria inglese Ben Brown ha dedicato un intero focus. Ha infatti esibito una serie di lavori realizzati negli anni 70 del valore tra 1 e 2 milioni di dollari.

Art Basel 2022
Alighiero Boetti, TUTTO

Le opere digitali e NFT

Non sono mancate le opere digitali, come quelli di John Gerrard, artista digitale che si occupa di tematiche ecologiche, anche se nessuna galleria ha dedicato l’intero stand agli NFT.

Era presente invece un’area dedicata e questi ultimi all’ingresso di Unlimited, nella quale opere di arte generativa erano messe a diposizione deli spettatori, che potevano creare edizioni delle opere esposte.

Tra i capolavori più notevoli della mostra possiamo citare le installazioni sonore di Rebecca Horn. Così come l’imponente scultura Dimension di Liu Wei, costituita da un ensemble di strutture cellulari, e la maestosa opera di Luisa Gagliardi. La giovane artista emergente ha esposto all’interno della sezione Unlimited l’opera Tête-à-tête . Si tratta di un insieme di tecniche manuali e digitali che danno forma ad un mondo onirico popolato da avatar, dall’atmosfera desolante. L’opera esplora i temi ricorrenti nel lavoro dell’arista: narcisismo, voyeurismo e caos, in uno stile pittorico dai tratti fluidi ed evanescenti.

Art Basel 2022 Liu Wei
Liu Wei, DIMENSION

Il bilancio finale di Art Basel edizione 2022

Il bilancio finale della fiera è stato certamente positivo: Art Basel 2022 ha segnato una ripresa ardita dell’arte dopo gli anni della pandemia. Ha così dimostrato l’interesse sempre più vivo da parte di collezionisti ed investitori nei confronti questo particolare mercato. Oltre all’aspetto economico, infatti si aggiungono quello estetico, storico e culturale che ne accrescono decisamente il valore.

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