Investire in Arte: oggi siamo su Il Sole24 Ore!

Scopri come mai sempre più investitori si avvicinano al mondo dell’arte contemporanea.

Ecco qui l’articolo completo che parla di noi uscito oggi su Il Sole24 Ore:

(P.S. Abbiamo solo aggiunto dei sottotitoli per te così da renderti la lettura più piacevole)

Investire in Arte: la nuova frontiera per sicurezza economica e crescita culturale

La recente instabilità dei mercati finanziari che stiamo vivendo su scala internazionale ha favorito la diffusione di un nuovo e fruttuoso ramo di investimenti: l’arte. 

Trattandosi di un settore estraneo all’inflazione e lontano dalle dinamiche di volatilità tipiche dei classici mercati azionari, l’investimento in arte contemporanea è diventato un rifugio ideale per la protezione delle proprie finanze.

Inoltre l’arte, e in generale i beni di lusso e da collezione, offrono ottime performance di crescita, con ritorni medi annuali stimati al 15%. La protezione del capitale, l’alto tasso di rendimento e la possibilità di liquidare in qualsiasi momento il bene, rappresentano alcuni dei principali benefici della propria esposizione sul mercato dell’arte.

L’enorme crescita dell’arte

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L’espansione di questa nicchia è testimoniata dalla crescita che ha avuto a livello mondiale. Se prendiamo in esame gli ultimi due anni vedremo che nel 2021 l’arte contemporanea ha registrato ottime prestazioni in termini di fatturato: un aumento del 49% rispetto al 2019.

Tutti questi elementi concorrono a rendere quello dell’arte un mercato fiorente e in costante espansione. Sempre più investitori hanno compreso l’importanza di garantirsi un tasso di rendimento generalmente più alto della media e una protezione del proprio capitale garantito dal possesso fisico dei beni.

Perché nasce FineArtX, il partner ideale per investire in Arte

Due imprenditori italiani, con un’esperienza pluriennale nel settore degli investimenti alternativi, hanno recentemente fondato un’azienda che muove i suoi passi proprio in questa tipologia di mercato. Dal respiro internazionale e con sede principale in Inghilterra FineArtX, la società di Jessica Zuttion e Daniel E. Carnio, è in grado di offrire agli investitori italiani grande liquidità, possibilità di diversificare il proprio portafoglio e ottime performance di rendimento. Così nasce FineArtX, partner ideale nell’ambito degli investimenti in arte ed evoluzione di un modello di business già collaudato in mercati d’investimento alternativi.

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Come racconta Jessica Zuttion, l’azienda è dotata di un network di gallerie che lavorano a livello internazionale e che garantiscono visibilità mondiale agli artisti partner di FineArtX. 

Il fatto di potersi affiancare ad una società dotata di un’imponente rete di artisti permette agli investitori non solo di supportare concretamente la crescita culturale ma anche di assicurarsi una liquidazione più remunerativa. La chiave di volta in questo mercato è infatti la possibilità di avere un’ampia disponibilità di prodotti diversificati: questo consente di suddividere i rischi e di gestire diverse strategie di investimento. 

Daniel Carnio, da diversi anni attivo nel settore dei vini da investimento, afferma che in Fineartx la minimizzazione del rischio e le ottime performance di crescita si coniugano perfettamente con la personalizzazione di ciascun progetto di investimento. Ogni cliente viene infatti seguito e guidato da qualificati ArtAdvisor in ogni fase dell’iter procedurale: dal primo acquisto alla liquidazione finale.

Il mercato dell’arte è destinato a crescere?

Il mercato dell’arte, finora considerato marginale in Italia perché caratterizzato da scarsa liquidità e da pochi collezionisti interessati solamente ad acquisti estetici, sta oggi acquisendo un valore senza precedenti da un punto di vista finanziario. 

È destinato a crescere ulteriormente? FineArtX crede di sì. Come registrato anche dal Knight Frank Luxury Investment Index, il ramo degli investimenti nell’arte contemporanea ha offerto negli ultimi anni una tra le più alte performance di ritorno economico; e non potrà fare altro che migliorare ulteriormente.

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La domanda dl mercato non si arresta da migliaia di anni.

Da sempre le opere d’arte, oltre ad essere considerate oggetti di interesse storico e culturale, sono state investite di un valore economico, in parte per sottolinearne il prestigio e il valore artistico; col passare del tempo però questo aspetto ha sempre più aumentato la sua